Il comune di Refrontolo, località situata sulle colline a nord di Treviso, ha una certa notorietà per il vino dolce che vi viene da molto tempo prodotto con le uve Marzemino.

Molti ritengono che questo vino sia quello citato nel Don Giovanni di Mozart.Il suo librettista Lorenzo Da Ponte nacque a Ceneda, oggi Vittorio Veneto (10 marzo 1749) e si presume che lo abbia citato perchè ne conosceva e ne apprezzava le qualità. Per inciso qualcuno sostiene che il vero Marzemino del Don Giovanni sia quello di Isera, Vallagarina (Trentino A.A), in quanto Mozart soggiornò in quei luoghi per qualche tempo.

Il nome “Burladore” deriva dall’opera “El Burlador de Sevilla” di Tirso de Molina, opera a cui Da Ponte si ispirò per la stesura del libretto dell’opera mozartiana “Don Giovanni”.



La famiglia Gregoletto possiede dei vigneti nel Comune di Refrontolo ed ha molti rapporti con i viticultori della zona.

Abbiamo dunque acquistato circa 80 quintali di uva Marzemino da noi stessa selezionata, è stata fatta appassire in piccole cassette e vinificata presso le cantine Maculan.

A Fausto Maculan ci lega un' amicizia e una comune passione per i libri antichi di enologia e viticultura; vista la sua competenza ed esperienza tecnica anche e soprattutto sui vini dolci abbiamo chiesto il suo aiuto per realizzare questo vino che commercializziamo con Vallis Mareni.

La nostra curiosità era capire quale sarebbe stato il risultato di un'uva lavorata in un contesto culturale e produttivo diverso da quello tradizionale.



IL PARERE DEL SOMMELIER
Il Burladore Marzemino 2006 presenta queste caratteristiche.
Il colore è rosso purpureo molto intenso ma brillante. Con maggior vena poetica si potrebbe definire “sangue di drago” ( nessuno ha mai visto un drago né tantomeno un drago sanguinante ma è molto forte come espressione cromatica ).

Al naso si intuiscono aromi intensi e gradevolissimi. La nota fruttata di amarena e ciliegia matura altro non è che l’anticipazione di ciò che dirà la bocca, ma continuando ad annusare si sentono anche sentori di cacao, cioccolata e buccia d’agrumi candita.

In bocca il dolce esplode all’entrata ma subito dopo il corpo e tutta la struttura saturano il palato. Asciugata e detersa è la lingua e la gradevolezza fruttata ritorna al naso. Un vero tourbillon di piacevoli gusti di confetture mature ed esotiche continua per molto tempo in bocca, lasciando per ultimo il ricordo di un cioccolatino ripieno di una dolce ciliegia sotto spirito.
Dà il massimo si sè con formaggi saporiti quali Asiago Stravecchio o Parmigiano trentasei mesi, va bene su biscotteria secca; è ottimo alla fine di un pranzo da solo, alla moda antica, come se fosse un liquore energetico e digestivo.
E’ buono da giovane ma matura bene in bottiglia.
Si consiglia di servirlo fresco a temperatura di cantina in inverno, di frigorifero d’estate.



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